sabato 18 agosto 2012

IL DEMONIO di BRUNELLO RONDI

Esiste un cinema andato disperso,scomparso,dimenticato,che nessuno comunque cerca.Ora che gli spettatori vivacchiano di allucinazioni nostalgiche,di mediocrità para televisiva,di pochezza intellettuale.Persi tra il nulla del democretinismo civile ,le commediole di stantìo romanticismo,e tante cazzate su quanto fossero belli i film di genere di una volta.Dimenticando i nomi e le opere che invece meriterebbero una riscoperta  e difesa assoluta.
Come questo bellissimo,straziante,inquietante,horror sociale di Rondi.Lo definisco horror non solo perchè primissimo film a descrivere la possessione e l'esorcismo,che è l'elemento più visibile ed esteriore,ma sopratutto perchè è l'orrore il genere a cui appartengono i bifolchi,i i villani,i villici,da sempre.Creature dell'orrore perchè sprofondate nell'oscurantismo,nelle superstizioni e credenze di bassissimo valore umano.
Il fatto è una storia vera:in lucania una ragazza,abbastanza particolare di suo,per poter vivere con l'uomo che ama usa metodi "magici",lui però sposa lo stesso un'altra.La ragazza cerca di dividerli,ma sprofonda nella follia.Il paese la reputa una strega e decide di punirla.Aizzati dall'ignoranza,dalla miseria,decidono che lei sia l'incarnazione del male e la perseguitano.Inevitabile un finale tragico e amarissimo
Rondi è stato co-sceneggiatore di 8 e mezzo di Fellini e poi ha preso la strada della regia.A essere sinceri ha diretto parecchi film erotici,ma questa sua pellicola del 1963 è una vera perla di folgorante pulcretudine.I personaggi della ragazza e del "zio giuseppe" un santone e guaritore sono perfette anticipazioni del film di Fulci "Non si sevizia un paperino",il capolavoro del regista romano,parlo dei personaggi della Bolkan-l'attrice del film di Rondi interpreta un personaggio assai simile-e le scene di possessione sono potenti e a mio avviso possono anche aver influenzato il film l'esorcista,visto che la ragazza cammina come un ragno esattamente come dieci anni dopo farà Linda Blair.Il bianco e nero delinea zone d'ombra minacciose,lo stile è rigoroso,severo,senza sbavature,documentaristico,militante,radicale,pessimista.
Io dico che scaricate tante cazzatone e dovreste invece cercare questo piccolo e grandissimo film

2 commenti:

I_N_R_I_ ha detto...

visto ieri sera, la tua recensione non fa una piega, scriverò anche io in un forum cosa ne penso, grazie per aver colto questa perla in un mare di banalità.

babordo76 ha detto...

grazie,scusa se rispondo così in ritardo!Ci sono opere meravigliose e di spessore che sono del tutto dimenticate, a favore di imbarazzanti revisionismi