sabato 23 marzo 2013

TAKE A SHELTER di JEFF NICHOLS

Diamo atto agli americani di avere un cinema indipendente assai valido e degno di nota. Così mentre il cinema per masse amorfe,ruminanti mangia pop corn e mandrie oligofreniche va trionafamente a puttane, ci sono dei cineasti che fanno grandi cose,assai interessanti,evitando di tirare in ballo stuporismi di sorta,ma puntando a una visione aspra e forte della vita e scegliendo storie non addomesticate,edulcorate,ma nemmeno pregne di quel cattivismo da happy hour tipico delle stronzate di Rodriguez e company
Un esempio di tutto questo è il film in questione: TAKE A SHELTER.
A parte che quando nel cast vedo il nome di Micheal Shannon mi aspetto film disturbanti,radicali,pessimisti e con grandi casini per i personaggi.E infatti!
Inoltre la parte della sua compagna o per dirla all'antica, (come piace a me), moglie  vi è la bravissima Jessica Chastain, una che ha lavorato in film memorabili come The Tree Of Life e nell'ultima opera (propagandistica?), della nostra amatissima Kathryn Bigelow.
Il film in questione è stato presentato al festival di sundance ed ha avuto una buona accoglienza anche in quella di Cannes nel 2011.
Curtis La Forche è un capo squadra di una ditta edile ,vive in una bella casetta in mezzo alla campagna con la moglie Samantha casalinga e sarta part-time,hanno una seconda casa al mare e il mutuo da pagare e una figlia Hannah sordomuta.Non manca a loro una certa serenità famigliare,hanno amici fidati,vivono la piccola vita della gente comune.
Ci sono anche i problemi,economici  e legati alle cure per la loro bambina,ma è una bella famiglia tutto sommato.
Fino a quando Curtis comincia ad avere strani sogni ricorrenti:temporali,pioggia,gente impazzita che assale lui e la sua bambina. Questi incubi lo trascinano piano piano verso una sorta di lucida follia. D'altronde sua madre stessa è ricoverata da anni per via di un disturbo mentale , schizofrenia.
Così incapace di distinguere il vero dal falso, sente in pieno giorno dei tuoni, decide di costruire un rifugio per la famiglia. Spaventato da quello che lui pensa sia la fine del mondo.
Gloria eterna a Nichols per come sa gestire benissimo un tema facile a scene forti,colpi bassi,istrionismi da guitti. Il tutto invece risulta essenziale,la caduta nella follia di Curtis non è mai troppo sbilanciata. Egli si trova sul confine del:sarà vero o lui è pazzo?D'altronde mai come in questi ultimi tempi noi sentiamo il peso della crisi mondiale:economica,politica,sociale,mo si mettono anche certe oche starnazzanti e certi reazionari di merda a rovinare i rapporti tra persone,nelle coppie,e così quale salvezza?Cosa potrebbe impedirci di impazzire del tutto?Così siamo pieni di paure,allarmismi,emergenze,insicurezze. Non vogliamo ammetterlo perchè scioccamente siamo convinti di vivere nella parte migliore del mondo, poveracci e cretini come non mai,ma quello che vedo è una mandria di bestie da macello.Spaventate cercano di scappare dalla loro fine cercando di attaccare quelle zone dove libere dal capitale vivono meglio.Frega un cazzo delle nostre false libertà liberali,non ti salvano quando l'uragano ha deciso di attaccare te.

Curtis diventa così il simbolo dell'uomo medio occidentale., da una parte, con le sue paure e la sua incapacità di riconoscerle se non mitizzandole, dall'altra è la coscienza del nostro mondo. Come capita a me che regolarmente devo imbattermi con le americanine e americanini di casa nostra, incapaci di comprendere la natura repressiva di israele e america,Curtis non è ascoltato dai vicini di casa e dalla moglie.
Gli incubi lo portano ad un passo dal crollo nervoso ,perde il lavoro ed entra in crisi con la famiglia. Il regista è molto bravo a gestire la sua discesa negli inferi. Usando una certa dottrina dell'anti spettacolarità,non punta ad urla e scene madri,ci mostra solo la fine di un uomo. O forse no...
Molto belle le scene riguardanti i brutti sogni del protagonista: minacciosi,disturbanti,pur mostrando pochissimo. Anzi, vedi la scena dove Curtis sogna la moglie ...Non succede nulla,eppure vi è una grande tensione.
Sono scene girate benissimo,eppure anche qui vi è una sorta di freddezza ,di azione secca e precisa,senza inutili fronzoli estetici. Si veda anche l'assalto alla macchina con a bordo l'uomo  e sua figlia ,ad esempio.
Inquieta,mette a disagio sottilmente,ed è un esercizio difficile perchè di troppa anti retorica si può anche morire dando alla luce un film insipido e gelido.
Non succede,perchè tutto funziona bene: dalla trama,alla regia,al cast di attori. Shannon e Jessica sono davvero bravissimi,impossibile non sentirli come persone vere
Il finale sulla spiaggia,con il cielo che promette bruttissime cose e prende la piega dell'apocalisse è suggestivo. Come la certezza che ormai non vi sia nulla da fare,o forse....

Questo è il cinema che mi piace,questo il tipo di film che voglio vedere. Niente inganni sentimentali, niente cinismo un tanto al chilo,ma rispetto e devozione per la storia,i personaggi,gli Spettatori Indisciplinati.
Il cinema d'autore è sempre preferibile rispetto a quello di puro intrattenimento,ultimamente troppo acriticamente sostenuto,perchè stimola l'intelligenza dello spettatore. Di chi vive il cinema come una sfida contro i suoi limiti,non date retta perciò alle mandrie di bovini con licenza di scrittura che esaltano le cagate  popolane, con la scusa che "se non ci fossero loro non potresti avere nemmeno il cinema d'autore che piace a te",poi dicono il contrario sostenendo che la crisi forte la vive la cinematografia di massa,mentre il cinema di nicchia- che noi amiamo,in quanto non ci confondiamo con le mandrie- resisterà perchè di sua natura è per pochi,a basso costo ecc....
In ogni caso noi siamo per il cinema d'autore militante,radicale,estremista,ancorato in una sorta di paradiso tra Realismo alla Dardenne e Realismo magico.Tutte cose che mancano al cinema italiano,contento di sfornare minchiate micidiali che siano i film inutili di una Cristina Comenicini, non l'altra sorella bravissima:Francesca, di piccoli drammi borghesi magari con qualche gay che fa tendenza,Ozptek, e vaccate atroci,commediole cretine e imbarazzanti.
Vedere un film come questo invece ti mette in pace con il mondo,l'arte,(perchè il cinema ,letteratura,musica ,è anche questo.Industria che si basa sulla creatività,arte,fantasia,altrimenti se dovessero mancare avremmo la merda in serie che ci ritroviamo e poi non lamentiamoci,magari dando la colpa al cinema d'autore,ma guarda un po' che cazzate...),ci fa sentire bene a livello fisico e intellettuale,ci dimostra che la nostra militanza sia giusta e che mentre gli altri si devono riunire in gruppi per sostenere le loro baggianate ,noi proseguendo solitari sulla nostra strada abbiamo visto giusto.
Un 'opera come questa ti fa volare alto,ti porta a riflettere,emozionarti,ti conquista ogni cellula del tuo corpo,e nel finale ti abbandoni all'inevitabile,con la serenità di chi ha appena visto e vissuto fino alla fine un grande capolavoro.
Ringrazio Elio Lovecchio per avermi fatto conoscere questo capolavoro

TRAILER

http://www.youtube.com/watch?v=e_weQ8Yxhp0

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